Binchotan, anche il carbone può essere prezioso

Ricordo in un sushi bar di Tokyo una sequenza di Nigiri sushi con topping di tonno e di calamaro leggermente grigliati, passati davanti al mio sguardo, per pochi istanti, su un piccolo fornello bianco, in un materiale simile al gesso (in seguito mi spiegarono che si chiamava hibachi) che non emetteva fumo. Ricordo ancora il contrasto fra il sottile strato di superficie della fettina di tonno, caldo, con un leggero sapore di cenere. 
Il sapore ed Il profumo di grigliato, con la fresca morbida fragranza della carne cruda del pesce. Chiesi al sushi chef quale tipo di carbone potesse dare quel sapore favoloso di grigliato, e conobbi il binchotan, il carbone vegetale giapponese a lenta combustione, che può essere di vari legni pregiati, ma il più comune è appunto quello di bambù. 


Andiamo a cercare la bistecca più pregiata, la migliore chianina o addirittura la wagyu, spesso spendendo una fortuna per regalare a noi stessi ed ai nostri amici un'esperienza gastronomica che ci auguriamo resti indimenticabile.
Ma poi, mettiamo nel nostro barbeque la carbonella che acquistiamo al supermercato in sacchi da 3 o 5 kg, pieni di polvere di chissà quale legna compressa in pasticche.
Sarebbe il caso forse di mettere i buoi davanti al carro e di invertire l'ordine della scelta. La carbonella, non è solo una fonte di calore. La sua combustione contribuisce a conferire in misura rilevante, agli alimenti in cottura, fumi, sapori e consistenza delle carni e dei vegetali.
Quindi, se non potete personalmente selezionare la legna, se non avete il tempo di farla ardere per ore fino ad ottenere della brace in grado di cuocere senza bruciare la vostra pregiata bistecca, conviene selezionare un carbone di qualità.
Il carbone di bambù è un carbone portato a combustione a temperature elevatissime e che viene solitamente usato per purificare l'acqua e l'ambiente, grazie alla sua micro porosità, in grado di catturare le sostanze chimiche e tossiche, nonché gli odori sgradevoli.

Hibachi, il fornello in roccia fossile

Hibachi vuol dire ciotola di fuoco,un fornello in diatomite, un materiale unico e raro, una roccia silicea sedimentaria di origine organica, un residuo fossile di microscopiche alghe della famiglia delle diatomee. 
Fatto ardere nel tradizionale fornello Hibachi raggiunge temperature vicine ai 1000°C senza emettere fumi o ceneri, e questo lo rende adatto all'utilizzo indoor. Potrete accendere il vostro barbecue anche in quelle fredde serate invernali, nelle quali una bistecca e un bicchiere di vino rosso ti scaldano il cuore. Una specie di fondue bourguignonne molto più sana e digeribile.

Dove si usa il binchotan

Lo si trova, per le sue proprietà benefiche, in prodotti cosmetici ed in innumerevoli oggetti per la casa, come nei cuscini, e nei materiali edili. Il carbone di bambù in varie forme è un elemento molto presente nelle case Feng Shui.
E' utilizzato in polvere anche a scopi alimentari, come ad esempio per fare il pane nero o il miele nero.
Ma ciò che più qui interessa è il fatto che, usato nel barbeque, produce un forte calore fino a 1000°C che garantisce una cottura uniforme degli alimenti, senza bruciarli, senza conferire odori e sapori sgradevoli. Inoltre non produce fumo, ha una combustione ad alta intensità di calore, ma lenta e che dura a lungo. Ideale per essere utilizzato nelle cucine professionali. Si consuma molto lentamente e una volta utilizzato si può lavare, far asciugare all'aria e riutilizzare nuovamente.
Cucinato con il carbone di bambù qualunque alimento ha un sapore speciale e la differenza si sente.
È un valore aggiunto alle grigliate di qualunque genere a cui, chi lo prova non può rinunciare.
Nipponia propone un binchotan in pezzi interi

Il Bbq dentro casa senza fumo

Il barbeque dentro casa è quindi possibile, solo utilizzando del carbone vegetale a lenta combustione binchotan, unico carbone senza fumo.
Bada bene però che sulla griglia non ci finiscano alimenti grassi, altrimenti il fumo sarà inevitabile.